Mentre le endocarditi sono sempre infettive,
le pericarditi possono anche non esserlo.
Il pericardio è una borsa sierosa composta da due foglietti, il
pericardio viscerale ed il pericardio parietale, separati da una piccola lamina
(15-35 ml) di liquido sieroso (ultra filtrato del plasma). Il pericardio
viscerale è trasparente, quello parietale è translucido. Lo spessore del
pericardio parietale si aggira attorno a 0,8-2,5 mm e si compone di tre lamine:
lamina connettivale esterna, fibrosa intermedia (collagene e fibre elastiche) e
sierosa interna (composta da un singolo strato di cellule mesoteliali). La
lamina fibrosa, con la riflessione della sierosa, è adesa al piano
osteo-muscolare, attaccata allo sterno anteriormente, ai corpi vertebrali
posteriormente ed al diaframma inferiormente. La sierosa, tramite uno strato di
connettivo lasso, è adesa alla superficie epicardica del cuore ed allo strato
interno della fibrosa. La porzione di sierosa che ricopre direttamente la
superficie cardiaca è definita pericardio viscerale.
Distinguiamo le patologie a carico del pericardio in tre grossi
capitoli:
·
Forme infiammatorie acute/croniche à Pericarditi acute
·
Accumulo di liquidi nello spazio pericardico à Versamento pericardico (o pericardial effusion)
·
Evoluzione delle patologie suddette verso la cronicizzazone con
fibrosi e calcificazioni à pericarditi costrittive
Pericarditi acute
·
Eziologia
o
Pericarditi idiopatiche
o
Pericarditi da agenti
microbiologici: infezioni, parassitosi (batteriche, virali, micotiche)
o
Vasculiti/infezioni dei tessuti
molli
o
Pericarditi causate da malattie
delle strutture adiacenti (acute MI, post-pericardiectomy syndrome)
§
Un infarto miocardico acuto crea
infiammazione, che si può diffondere al pericardio dando pericardite epistenocardica (nei primi giorni dopo infarto miocardico). Esiste anche una forma di
pericardite post-pericardiotomica, classica forma che colpisce il paziente di
cardiochirurgia (pericardite
essudativa con versamento pericardico)
o
Pericarditi in disordini
metabolici
§
Soprattutto disordini renali
(pericardite uremica)
o
Pericarditi neoplastiche
§
Date dalle metastasi
o
Pericarditi traumatiche (trauma
toracico)
·
Manifestazioni
cliniche
o
Sfregamenti (friction rubs)
transitori ed intermittenti (perché legati al processo di formazione e lisi
della fibrina) generati dal contatto tra le superfici infiammate del pericardio
(generalmente si concentrano nelle ultime ore della giornata)
§
Si sentono meglio col paziente a
carponi, in quanto in questa maniera i due foglietti vengono a contatto più
facilmente
§
Gli sfregamenti constano di tre
componenti: una più marcato in sistole, una in diastole e l’ultima durante la
sistole atriale (più difficile di ascoltare)
o
L’ecocardiogramma (metodica
diagnostica di scelta) può mostrare segni di infiammazione e deposizione di
fibrina, con o senza versamento
o
All’ECG si evidenziano (a causa
dell’epicardite scatenata della pericardite) anomalie patognomoniche di
pericardite divise in 4 stadi di evoluzione (le alterazioni, a differenza
dell’IMA, sono visibili in tutte le derivazioni, essendo la pericardite un
fenomeno che coinvolge il cuore in toto)
§
Stadio 1
Ø
Punto J sopraelevato
(sopraslivellamento del tratto ST spesso a concavità superiore che però non
mostra reciproci sottoslivellati nelle derivazioni opposte come accade nell’IMA.
Nell’IMA, inoltre, il sopraslivellamento del tratto ST ha convessità superiore)
Ø
Il PQ mostra una depressione (un
PQ, o PR che dir si voglia, sottoslivellato è patognomonico di pericardite, non
è presente nell’IMA)
§
Stadio 2 (dopo alcuni giorni)
Ø
Il tratto ST torna al baseline
Ø
Il tratto PQ può sottoslivellarsi
(se non l’ha già fatto prima)
Ø
Le onde T si appiattiscono (nella
fase tardiva dello stadio 2) e possono invertirsi soprattutto nelle
derivazioni che hanno mostrato
sopraslivellamento del tratto ST
§
Stadio 3
Ø
Inversione dell’onda T in tutte
le derivazioni
Ø
Tratto PQ torna normale
§
Stadio 4 (settimane o mesi dopo)
Ø
Lo stato ritorna normale
o
Le aritmie non sono presenti
o
La leucopenia non è comune e può
essere associata a depressione del midollo osseo emopoietico
o
Alla TAC (non si fa solitamente
per pericardite acuta) il pericardio è molto denso, bianco e brillante (segno
di infiammazione)
·
Trattamento
o
Lo scopo del trattamento è quello
di alleviare i sintomi
(terapia sintomatica) ed eliminare gli agenti
eziologici. Trattamenti antinfiammatori e sintomatici sono simili a quelli di
altre condizioni che producono dolore paragonabile, febbre e malessere e
devono essere individualizzati.
Farmaci antinfiammatori non steroidei sono la
base del trattamento, forse perchè possono inibire la sintesi da parte
del pericardio di prostaglandine. L'ibuprofene è meglio dell'indometacina, che
riduce il flusso coronarico e ha mostrato effetti collaterali. I
corticosteroidi (prednisone) possono essere somministrati per 5-7 giorni e poi
ridotti in un periodo di 1-2 settimane.
Versamento
pericardico
·
Il versamento consiste nella
raccolta di materiale liquido all’interno del sacco pericardico, causato da
infiammazione (es pericardite), ostruzione linfatica/venosa, sanguinamenti
(interventi chirurgici) ed altre. Presenta differenti manifestazioni cliniche a
seconda della velocità di insorgenza
o
Veloce
§
Non dà il tempo al pericardio di
distendersi e comporta gravissimi danni, con sintomi evidenti: tamponamento
cardiaco
o
Lenta
§
Il pericardio ha il tempo di
distendersi e può non dare sintomi (anche per versamenti abbondanti)
·
È necessario un minimo di circa
250 ml di versamento per riempire il volume di riserva pericardico ed aumentare
la silhouette cardiaca tanto da essere rivelabile all’RX (non serve quindi ad
evidenziare piccoli versamenti). A seconda del liquido che si viene a
raccogliere si distinguono
o
Idropericardio (trasudato)
o
Versamento vero e proprio
(essudato)
o
Piopericardio (essudato
purulento)
o
Emopericardio (sangue)
o
Versamento (misto)
·
L’ecocardiogramma è uno strumento
utile per la diagnosi di versamento in quanto mette in evidenza il distacco del
foglietto parietale da quello viscerale ed è anche in grado di rendere
possibile una stima della quantità di liquido raccolta. Rende inoltre possibile
verificare se il versamento sta già iniziando a comprimere le camere cardiache
(tamponamento)
·
Anche la TAC mette in evidenza il
versamento
·
Per analizzare il liquido o
drenare il liquido viene eseguita la pericardiocentesi inserendo un ago sotto
l’apofisi ensiforme e pungendo il pericardio (il liquido va analizzato anche
per valutare un’eventuale presenza di cellule tumorali)
·
Tamponamento
cardiaco
o
Viene definita come la fase
scompensata della compressione cardiaca dovuta ad un aumento della pressione
intrapericardica. È provocato da un versamento pericardico (le tre cause più
comuni sono malattie neoplastiche, pericardite idiopatica ed insufficienza
renale) di entità tale da determinare un’ostruzione all’afflusso di sangue dai
ventricoli. Anche piccoli aumenti del contenuto pericardico (meno di 200 ml)
possono produrre aumenti significativi di pressione e provocare compressione se
si accumulano velocemente. La compressione limita inizialmente più il cuore
destro (perché lavora a pressioni minori) e successivamente anche il cuore
sinistro. Il tamponamento cardiaco è una condizione mortale in poche ore e deve
essere diagnosticato il prima possibile (è sufficiente una pericardiocentesi
per salvargli la vita). Segni
clinici di tamponamento:
§
I pazienti potrebbero avere
sintomi di una precedente malattia pericardica (pericardite pregressa), come fastidio
precordiale, ma anche giungere in PS privi di coscienza o con convulsioni. Sono
sempre tachipnoici e dispnoici (hanno fame d’aria perché aumenta il liquido
interstiziale polmonare ed i polmoni si fanno più rigidi), a volte presentano
ortopnea, non raramente tosse e disfagia (come primi sintomi sono ingannevoli),
spesso deboli ed anoressici ed eventualmente anemia (comune nei tumori,
esacerba la dispnea e la debolezza)
o
Diagnosi
clinica
§
Ipotensione
§
Tachicardia
§
Polso paradosso
Ø
Riduzione della pressione
sistolica periferica (misurata col bracciale) di oltre 10 mmHg durante
l’inspirazione (durante l’inspirazione la pressione intratoracica si riduce e
causa un aumentato riempimento delle camere cardiache di destra a spese delle camere
sinistre con spostamento del setto interventricolare verso sinistra. La
riduzione del volume sinistro provoca la riduzione della gittata cardiaca e
quindi della pressione sistolica. Questo fenomeno si verifica esageratamente in
presenza di tamponamento cardiaco)
§
Giugulari turgide (per aumento
della pressione venosa centrale
o
Diagnosi
ecocardiografica
§
Collasso di atrio e ventricolo
destro
§
Pletora della vena cava inferiore
(non collassa più in ispirazione, segno di Kussmaul)
§
Collasso di atrio e ventricolo sinistro
§
Calo del flusso attraverso le
valvole aortica e mitralica durante l’inspirazione
o
ECG
§
Può essere normale, ma più spesso
è alterato in modo aspecifico (principalmente con anomalie del tratto ST e
dell'onda T ).
§
Può mostrare alterazioni tipiche di
pericardite acuta (stadi ECG 1, 2 o 3)
§
Può mostrare un’alternanza
elettrica del complesso QRS (QRS normale alternato a QRS ridotto) dovuti alla
presenza del liquido
§
Può mostrare la riduzione dei
voltaggi (la cui trasmissione è ridotta dal versamento)
§
Può mostrare significativa
bradicardia vagale-mediata (che bypassa i normali riflessi barocettivi) che può
arrivare alla dissociazione elettromeccanica (attività elettrica senza polso)
in stadio terminale
·
Gestione del paziente
§ Senza tamponamento, ci sono poche indicazioni per il drenaggio di un
emopericardio o di un pyopericardium. Versamenti molto abbondanti che non
causano tamponamento possono essere drenati per alleviare i sintomi dovuti alla
compressione dei polmoni ed altre strutture. Il drenaggio pericardico talvolta
può essere richiesto (associato alla biopsia) per la diagnosi attraverso
l'esame del liquido. In casi di recidiva si può effettuare una pericardiectomia
percutanea con palloncino
Pericardite costrittiva
·
Eziologia
o
Relativamente comuni
§
Virale o probabilmente virale
(idiopatica)
§
Tubercolosi
§
Piogenica, irradiazione
terapeutica, chirurgia del pericardio
o
Relativamente poco comuni
(incidenza aumentata in particolari popolazioni)
§
Neoplasia
§
Metastasi
§
Mesotelioma
§
Uremia (in dialisi),
vasculiti/infezioni dei tessuti molli, micotiche
o
Correlate all’infarto del
miocardio
§
Post emopericardio (causato da
trombolisi)
§
Post IMA (sindrome di Dressler)
o
Uso di droghe
o
Rare
§
Pericardite colesterolemia
§
Chilopericardio
·
Patogenesi
o
La maggior parte dei casi hanno
eziologia indeterminate od idiopatica. L’iniziale pericardite acuta può anche
essere silente o clinicamente non rilevabile.
o
Il processo patologico
fondamentale è la guarigione con formazione di una cicatrice spessa o sottile che
limita il riempimento cardiaco (quindi limita soprattutto la diastole). Di
solito si verifica l’obliterazione totale o quasi totale dello spazio
pericardico, anche se spesso permangono lacune di liquido, pus o sangue
·
Segni
e sintomi
o
Riflettono il grado di
congestione venosa sistemica e centrale e di ritenzione di fluidi (turgore
giugulare, ascite, epatomegalia ed edemi declivi)
o
Con pressioni diastoliche
centrali alte (>15 mm Hg), i sintomi “centrali” predominano
§
Dispnea, facile faticabilità ed
occasionalmente ortopnea
o
Il volume di eiezione cardiaca
non può crescere adeguatamente con l’esercizio fisico per via del
rimaneggiamento dei volumi
·
Esame
obiettivo
o
Regolarmente si presenta tachicardia,
anche con un lieve sforzo
o
Frequentemente si ha fibrillazione
atriale
o
La pressione è normale o
relativamente bassa, ma occasionalmente si può avere anche ipertensione
o
Polso paradosso significativo
(>10 mm Hg; raramente 15 mm Hg)
o
Alla palpazione si può notare un
colpo diastolico prodotto dal riempimento ventricolare rapido che coincide,
auscultatoriamente, con l’udibile (bussante) terzo tono
·
Esami
di laboratorio
o
L'emocromo può essere normale o
mostrare una anemia normocromica normocitica
o
Raramente, l'ipersplenismo
congestizio provoca citopenia selettiva o pancitopenia
o
I test di funzionalità epatica
sono alterati a causa della congestione epatica e della cirrosi cardiaca
tardiva che può comparire, ed espressi con aumenti della bilirubina coniugata e
non coniugata fino ad ittero cutaneo e congiuntivale
o
Spesso è presente ipoalbuminemia (a
causa di insufficienza epatica, enteropatia con perdita di proteine o di una
sindrome nefrosica e quindi proteinuria)
·
ECG
o
Le onde T sono quasi sempre più
basse della baseline o hanno inversioni generali o locali
o
Il complesso QRS e la T possono
avere voltaggio normale o ridotto
o
Ci possono essere difetti di
conduzione
o
Ridotto voltaggio generale
(dovuta all’atrofia del miocardio)
o
La calcificazione, se si diffonde
al miocardio, può portare a blocchi AV , blocchi intraventricolari, ed onde Q
anomale
·
Gestione
o
La gestione medica non migliora
la costrizione tranne nel caso in cui questa abbia una componente infiammatoria
dinamica sensibile agli agenti antinfiammatori
o
Qualsiasi malattia deve essere
trattata; per la specifica infezione, gli agenti terapeutici devono essere somministrati
prima dell'intervento chirurgico e continuati dopo
o
La chirurgia è definitiva e
tecnicamente più semplice prima di calcificazione o alterazioni miocardiche. Il
rigurgito delle valvole atrio-ventricolari (soprattutto tricuspide)
post-operatorio è una complicanza possibile
Nessun commento:
Posta un commento