L’iperaldosteronismo
è una condizione clinica caratterizzata da un eccesso di aldosterone. L’eccesso
ormonale può essere dovuto ad un’iperproduzione endogena oppure ad un eccesso di
assunzione esogena. L’assunzione di mineralcorticoidi o steroidi ad attività
simil-mineralcorticoide rappresenta la causa più frequente di
iperaldosteronismo.
Per
quanto riguarda le iperproduzioni endogene, si distinguono:
·
Iperaldosteronismo
primitivo à caratterizzato da
un’aumentata ed autonoma produzione di aldosterone. Le cause di
iperaldosteronismo primitivo comprendono:
o
Adenoma
monolaterale (sindrome di Conn)
o
Iperplasia bilaterale
(micro o macronodulare) o monolaterale
o
Carcinoma (raro)
o
Malattie geneticamente
determinate
§ GRA (glucocorticoid remediable aldosteronism)
-
Rara malattia a
carattere autosomico dominante causata dalla formazione di un gene chimerico: l’aldosterone
sintasi viene così espressa ectopicamente a livello della zona fascicolata
della corticale del surrene. Questa mutazione fa sì che la produzione di
aldosterone sia regolata dall’ACTH
invece che dalla renina (in questo modo la somministrazione di desametasone
è in grado di sopprimere l’iperproduzione aldosteronica)
§ AME (apparent mineralcorticoid excess)
-
Malattia autosomica
recessiva che determina una condizione di pseudoiperaldosteronismo. La
mutazione determina la perdita di funzione dell’11βidrossisteroido-deidrogenasi
di tipo 2 (11β-HSD2), enzima coinvolto nella conversione di cortisolo in
cortisone. Il cortisolo, se presente in grandi quantità, si lega ai recettori
aldosteronici mimando quindi la funzione di un mineralcorticoide
v Lo stesso quadro clinico può essere causato da un
eccesso di cortisolo nella sindrome di Cushing (che satura le capacità di
conversione della 11β-HSD2) e da eccessive ingestioni di liquirizia (l’acido
glicirrizico inibisce la 11β-HSD2)
§ Ipertensione esacerbata in gravidanza
-
Malattia autosomica
dominante caratterizzata da una mutazione a carico dei recettori dei
mineralcorticoidi. La mutazione rende i recettori in grado di legare steroidi
privi di gruppi OH in posizione 21, come il progesterone. In gravidanza, l’aumento
dei livelli di progesterone, fa sì che questo ormone si leghi ai recettori dei mineralcorticoidi provocando
effetti similaldosteronici
·
Iperaldosteronismo
secondario à l’aumento di
aldosterone consegue a stimolo da parte dell’angiotensina 2. Si distinguono
forme
o
Con ipertensione
arteriosa
§ Ipertensione nefrovascolare (per stenosi dell’arteria
renale)
§ Ipertensione maligna (rara)
§ Reninoma (rarissimo tumore benigno costituito da
cellule simili a quelle iuxtaglomerulari con iperproduzione di renina e
aldosterone)
o
Senza
ipertensione arteriosa
§ Scompenso cardiaco
§ Sindrome nefrosica
§ Cirrosi epatica
§ Tubulopatie renali
§ Diarrea e vomito
§ Abuso di diuretici o lassativi
§ Sindrome di Bartter
-
Tubulopatia autosomica
recessiva caratterizzata dall’associazione tra alcalosi ipokaliemica, livelli
elevati di renina plasmatica e aldosterone, ipotensione arteriosa e resistenza
vascolare all'angiotensina 2
§ Sindrome di Gitelman
-
Nota anche come
ipokaliemia-ipomagnesemia familiare, è caratterizzata da alcalosi metabolica
ipokaliemica in associazione a significativa ipomagnesemia e diminuzione della
secrezione urinaria di calcio
Fisiopatologia:
l’eccesso di aldosterone determina un riassorbimento di sodio a livello del tubulo
distale al quale consegue un aumentato riassorbimento idrico e, quindi,
ipervolemia. Il riassorbimento sodico determina inoltre un aumento dell’escrezione
renale di K+ ed H+ con conseguente ipokaliemia ed
alcalosi.
Quadro
clinico: solitamente i pazienti giungono all’osservazione del medico per il
riscontro più o meno occasionale di ipertensione arteriosa e ipokaliemia. I segni
e sintomi più frequenti comprendono
·
Ipertensione
o
Cefalea
o
Retinopatia
·
Ipokaliemia
o
Debolezza muscolare
o
Miopatia prossimale
o
Paralisi ipokaliemica
o
Aritmie
·
Alcalosi metabolica
o
Crampi muscolari
o
Tetania
Diagnosi:
la prima fase diagnostica è mirata ad evidenziare l’eccesso di aldosterone e la
soppressione di renina: livelli elevati di aldosterone urinario o plasmatico
(meglio dopo 3 ore di ortostatismo) associato ad inibita attività reninica
plasmatica sono altamenti sospetti. Si distinguono quindi esami di
·
1° livello
o
Esami di
laboratorio: aldosterone, potassio e renina
§ Per confermare l’eccesso di mineralcorticoidi (iperaldosteronismo,
ipokaliemia e renina soppressa) si può effettuare il test di infusione salina:
una mancata soppressione dell’aldosterone è indicativa di un eccesso autonomo
di mineralcorticoidi
§ Il riscontro di valori di renina e aldosterone
soppressi in presenza di ipertensione ipokaliemica deve far pensare ad un eccesso
di mineralcorticoidi non mediato dall’aldosterone (GRA, AME, sindrome di Liddle
ecc)
o
Imaging: TC o RM
dell’addome (per confermare la presenza di una lesione surrenalica anche molto
piccola o di un’iperplasia)
·
2° livello
o
Scintigrafia
surrenalica con colesterolo marcato con iodio 131 (può mostrare ipercaptazione
corticale)
Terapia:
in caso di neoplasia il paziente va, se candidabile, indirizzato alla
chirurgia. In caso di iperplasia o di pazienti non candidabili alla chirurgia
risulta indicato il trattamento medico con spironolattone, antagonista del
recettore dei mineralcorticoidi. Un altro antagonista più selettivo è l’eplerenone;
alternativamente si può utilizzare l’amiloride, bloccante i canale del sodio
(farmaco utile anche in caso di sindrome di Liddle, patologia autosomica
dominante caratterizzata da un’iperattivazione dei canali ENaC). Il trattamento
del GRA e di AME consiste nella somministrazione di desametasone.
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