Ipertensione polmonare e cuore polmonare

Per cuore polmonare (cor pulmonale) si intende un aumento delle dimensioni del ventricolo dx (con dilatazione della camera ventricolare destra ed ipertrofia delle sue pareti) secondarie ad una malattia polmonare (lung disorder) che provoca ipertensione polmonare. Si presenta come uno scompenso del ventricolo dx, ossia come un aumento della pressione nel ventricolo dx correlata ad un’incapacità di questo di ottemperare alle richieste dell’organismo (nelle ultime fasi la pressione può raggiungere i 100 mmHg, si parla di ventricolizzazione sinistra) in risposta all’esercizio o ad altri stimoli. Solitamente il cuore polmonare è una condizione cronica ma in alcuni casi, come ad esempio l’embolia polmonare, può essere acuta. È maggiormente diffuso nel maschio dopo i 40 anni, anche se colpisce ogni sesso ed ogni età. Le cause più frequenti sono la BPCO (chronic obstructive pulmonary disease, COPD), la cifoscoliosi, patologie del cuore sx, cardiopatie congenite, l’ipertensione polmonare primitiva e le alte altitudini (l’ipossia causa vasocostrizione aumentando la pressione e stimola l’eritrocitosi).

Si distinguono
·         Cuore polmonare acuto
o   Embolia polmonare
o   Esacerbazione acuta e reversibile (riacutizzazione) di cuore polmonare cronico in pazienti con BPCO, spesso durante infezioni respiratorie
·         Cuore polmonare cronico
o   Solitamente causato da COPD (enfisema e bronchite cronica)
o   Più raramente da
§  Massive perdite di tessuto polmonare a causa di interventi chirurgici e traumi
§  Embolie polmonari ripetute
§  Ipertensione polmonare primitiva
§  Malattia veno-occlusiva del circolo polmonare (ostruzione del versante venoso del circolo polmonare)
§  Sclerodermia
§  Patologie che portano a fibrosi interstiziale
§  Cifoscoliosi
§  Obesità con ipoventilazione alveolare (sindrome di Pickwick)
§  Malattie neuromuscolari che coinvolgono i muscoli respiratori
§  Ipoventilazione alveolare idiopatica

Patogenesi: il cuore polmonare è direttamente causato da alterazioni della circolazione polmonare che portano ad ipertensione arteriosa polmonare e quindi ad un aumento del riempimento (carico) del ventricolo destro (che cercherà di compensare). L’ipertensione polmonare può essere causata da un’irreversibile riduzione del letto vascolare, così come da patologie che colpiscono primariamente il circolo polmonare (alcune patologie infiammatorie come la schistosomiasi, patologia elmintica, o la sarcoidosi, ma anche emangiomatosi dei capillari polmonari), da episodi tromboembolici (ma anche da embolie grassose, embolie da uova/parassiti, embolie da anemia falciforme, embolia neoplastica, embolia da corpi estranei ecc) cronici o da massive perdite di tessuto polmonare. Viene definita come un aumento della pressione oltre ai 35 mmHg per la sistolica (normalmente 20-25) e sopra i 25 mmHg per la diastolica (normalmente 5-10). L’ipertensione venosa polmonare è invece causata da patologie che coinvolgono il cuore sinistro (patologie atriali, ventricolari e valvolari che causano ipertensione venosa retrograda e poi, di conseguenza, anche arteriosa), dalla compressione estrinseca delle vene polmonari (fibrosi del mediastino, adenopatie, neoplasie), dalla malattia veno-occlusiva del circolo polmonare e da altre condizioni molto più rare.

Fisiopatologia: l’ipossia alveolare provoca vasocostrizione (del microcircolo polmonare) ed aumento delle resistenze vascolari polmonari; a questa vanno sommate l’ipercapnia/acidosi, l’iperviscosità (perché l’ipossia stimola il midollo osseo a produrre globuli rossi) associata ad ipervolemia, la compressione dei vasi alveolari e la distruzione del letto vascolare (associata a distruzione del parenchima polmonare ad esempio come nella COPD grave), il rimodellamento delle arterie polmonari periferiche (accumulo di SMC nell’intima ed ispessimento della tonaca media) e le trombosi in situ (che spesso riducono ulteriormente il letto vascolare).

Ipertensione polmonare primitiva (PPH) à condizione drammatica, ad eziologia sconosciuta, che colpisce i giovani (maggiormente femmine). La diagnosi viene fatta escludendo tutte le possibili forme secondarie di ipertensione polmonare. La condizione anatomopatologica che caratterizza l’ipertensione polmonare primitiva è indistinguibile da quella che si riscontra nelle forme secondarie (suggerendo che queste modificazioni siano una via finale comune di cause multifattoriali ancora in parte sconosciute):
·         Ipertrofia della tonaca media
o   L’ispessimento della tonaca media è sempre presente nell’ipertensione polmonare primitiva ed è correlata con la gravità dell’ipertensione. È considerato un fenomeno ancora reversibile (abbassando la pressione regredirebbe)
·         Proliferazione cellulare e fibrosi concentrica dell’intima
·         Lesioni plessiformi (outpouchings)
o   Digitazioni (lesioni lessiformi) che occludono, in associazione con la fibrosi, il letto vascolare
·         Lesioni trombotiche
o   Trombosi in situ (da distinguere dagli eventi trombo embolici che possono interessare le arterie polmonari di calibro maggiore) causate dal danno endoteliale e da uno stato di ipercoagulabilità
·         Malattia veno-occlusiva del circolo polmonare (PVOD)
o   Arterializzazione del circolo venoso, fibrosi dell’intima ed occlusione del vaso venoso

Segni, sintomi e diagnosi
·         Sintomi (resta asintomatica per anni)
o   Dispnea (sintomo cardine) e nei casi più gravi (a causa della riduzione della portata del cuore dx che causa riduzione di quella del cuore sx) sincopi, senso di affaticamento e sintomi anginosi (può mimare l’angina pectoris della patologia coronarica)
·         Segni
o   Giugulari distese (per aumento della pressione venosa giugulare, PVG), polso carotideo ridotto, impulso palpabile del ventricolo dx, edemi declivi e/o cianosi periferica (nelle fasi avanzate della malattia), possibili segni di pregressa tromboflebite, ascite, epatosplenomegalia (per stasi cronica di sangue nel fegato), aumento della componente polmonare del secondo tono e soffio sistolico (per insufficienza tricuspidale)
·         Diagnosi
o   ECG
§  Deviazione a destra dell’asse cardiaco
§  Aumento della componente atriale destra dell’onda P
§  Spesso blocco di branca destra (per lo stiramento del ventricolo dx)
o   RX torace
§  Oligoemia periferica (la lastra è meno opaca perché, a causa dell’ostruzione vasale, scorre meno sangue nel circolo polmonare) ed allargamento dei tronchi arteriosi polmonari
o   Ecocardiogramma
§  Dilatazione dell’atrio dx e del ventricolo dx con spostamento del setto verso sinistra
o   Ecocolordoppler
§  Insufficienza tricuspidale con rigurgito (a causa dell’allargamento del ventricolo dx)


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