Cardiopatie congenite nell'adulto


Cardiopatie congenite
·         Non cianotiche
o   Aumentato flusso di sangue a livello polmonare
§  Difetto del setto interatriale (ostium secundum 75%, ostium primum 15%, setto venoso 10%, forame ovale pervio)
Ø  A seconda della gravità (sono più frequenti nelle donne) possono manifestarsi precocemente ma anche nell’adulto (il forame ovale pervio è parafisiologico e può consentire il passaggio di sangue da dx a sx se aumenta la pressione a dx come ad esempio nella manovra di Valsalva; è solitamente asintomatico ma potrebbe consentire il passaggio di un embolo paradosso)
Ø  Segni
v  Sdoppiamento (fisso rispetto al ciclo respiratorio) del 2° tono
v  Soffio sistolico eiettivo (a livello della valvola polmonare) se il difetto è importante e soffio diastolico (per aumentato flusso transtricuspidale)
v  Deviazione a destra dell’asse elettrico (per lo shunt sinistro destro che sovraccarica ed ipertrofizza il cuore dx) e possibile ritardo di conduzione (allargamento del QRS)
v  All’ecocardiogramma (ed ecocolordoppler) il difetto si vede fisicamente e all’RX si vede un aumento della vascolarizzazione polmonare, una dilatazione del tronco polmonare e dei suoi rami principali e un aumento dell’ombra cardiaca
Ø  Sintomi e possibili complicazioni
v  Fatica e dispnea da sforzo
v  Aritmie atriali (le aritmie atriali sono comunque, in una certa percentuale, del tutto fisiologiche)
v  Scompenso del cuore destro
v  Embolismo paradosso
v  Infezioni polmonari ricorrenti
v  Sindrome di Eisenmenger
Ø  Trattamento: talvolta si può non trattare e, quando si decide di trattare (se sta portando a scompenso del cuore dx), bisogna valutare l’opzione migliore tra trattamento percutaneo o chirurgico
§  Difetto del setto interventricolare
Ø  Divisi in difetti perimembranosi (interessa la parte membranosa del setto ed è più grave in quanto più vicina alle strutture valvolari) e difetti muscolari (interessa la parte muscolare del setto ed è meno grave in quanto la muscolatura col tempo può adattarsi e limitare il difetto)
Ø  Segni
v  Ipertrofia biventricolare
v  Possibile emiblocco anteriore sinistro
v  Sovraccarico destro se è presente ipertensione polmonare
v  All’ecocardiogramma (ed ecocolordoppler) si vede fisicamente il difetto ed all’RX è visibile (per difetti importanti) un iperafflusso polmonare, una dilatazione del tronco polmonare ed un aumento dell’ombra cardiaca
Ø  Sintomi e possibili complicazioni
v  Dispnea da sforzo
v  Dolore toracico
v  Sincope
v  Emottisi
v  Ippocratismo digitale
v  Eritrocitosi
v  Sindrome di Eisenmenger
Ø  Trattamento: anche in questo caso è possibile un trattamento percutaneo
§  Dotto di Botallo pervio
Ø  Parte del sangue ossigenato passa inutilmente dall’aorta all’arteria polmonare ripassando dalla circolazione polmonare
Ø  La diagnosi è arteriografia (con l’eco non si riesce a vedere perché c’è troppa aria nei polmoni)
Ø  Segni
v  Ipertrofia e sovraccarico ventricolare sinistro (fa girare sangue che non serve)
v  Iperafflusso polmonare
v  Ombra cardiaca aumentata da sovraccarico di volume atriale e ventricolare sinistri
Ø  Sintomi e possibili complicazioni
v  Sindrome di Eisenmenger (si verifica cianosi differenziale ed ippocratismo digitale solo a livello degli arti inferiori e non di quelli superiori in quanto il sangue non ossigenato, passa dall’arteria polmonare all’aorta discendente)
Ø  Terapia: legatura o resezione chirurgica del dotto arterioso o chiusura transcatetere
§  Canale atrio-ventricolare (più raro)
Ø  È molto raro e necessita sempre di correzione chirurgica
o   Ostruzione al flusso dai ventricoli
§  Coartazione istmica dell’Aorta (perché può essere anche medio aortica)
Ø  Il restringimento si verifica il più delle volte a livello post-duttale (ma può anche essere presente a livello del dotto di Botallo o in posizione pre-duttale) e causa un aumento di resistenza al flusso aortico. Come conseguenza si verifica una dilatazione delle arterie sotto costali che lasciano segni caratteristici (rib notching) sulle coste
Ø  Segni, sintomi e possibili complicazioni
v  Ipertrofia ventricolare sx (visibile all’ECG), dilatazione della succlavia (e suoi collaterali) e dell’aorta ascendente (segno del 3 ed erosioni sotto costali nell’RX) con ipertensione a livello degli arti superiori (con assenza, riduzione o ritardo del polso arterioso femorale)
v  Possibile cefalea, epistassi, estremità fredde e claudicatio da sforzo
v  Aneurismi ed emorragie cerebrali, dissezione e rottura aortica, aterosclerosi precoce delle coronarie e scompenso ventricolare sinistro. La coartazione può inoltre divenire sede di un’endocardite che, in alternativa, può svilupparsi su una valvola aortica bicuspide associata, la quale è presente in una percentuale di pazienti stimata fino al 75%
Ø  Trattamento: è possibile posizionare uno stent chirurgicamente o per via percutanea
§  Stenosi aortica
Ø  Restringimento congenito della valvola aortica (più frequentemente bicuspide)
§  Stenosi aortica sottovalvolare
Ø  Stenosi che si trova a livello del tratto di efflusso del ventricolo sinistro in sede immediatamente inferiore alla valvola aortica. Il getto di sangue ad alta velocità determinato dalla stenosi colpisce il versante inferiore della valvola e ne causa spesso la progressiva fibrosi, rendendola insufficiente
§  Stenosi aortica sopravalvolare
Ø  Stenosi a carico dell’aorta ascendente, immediatamente a valle degli orifizi coronarici. In questo caso le coronarie sono soggette ad elevate pressioni sistoliche del ventricolo sinistro, sono spesso dilatate, tortuose e suscettibili di aterosclerosi precoce
§  Stenosi polmonare
Ø  Le ostruzioni all’efflusso ventricolare destro possono essere localizzate in sede sopravalvolare, valvolare o sottovalvolare, oppure interessare più regioni
·         Cianotiche (cianosi: colorazione bluastra della cute e delle mucose dovuta alla presenza nel sangue di più di 5 g/100 ml di deossiemoglobina)
o   Diminuito flusso di sangue polmonare
§  Tetralogia di Fallot (relativamente frequente e compatibile con la vita)
Ø  Sono presenti ostruzione al tratto di efflusso del ventricolo destro, difetto del setto interventricolare, ipertrofia ventricolare destra (dovuta alla maggior pressione ventricolare destra) ed aorta a cavaliere (rispetto al difetto del setto interventricolare)
Ø  Segni e sintomi
v  Cianosi, crisi ipossiche (i bambini quando hanno crisi ipossiche si accovacciano istintivamente per diminuire il flusso alle gambe ed aumentarlo all’encefalo)
v  Eritrocitosi ed iperviscosità
v  Anomalie dell’emostasi
v  Dispnea
v  Dita a bacchetta di tamburo
v  Fremito precordiale
v  Mancato sdoppiamento del 2° tono
§  Anomalia di Ebstein (atrializzazione del ventricolo dx)
Ø  Dislocazione verso l’apice dei lembi tricuspidali al di sotto della giunzione atrioventricolare all’interno del ventricolo destro con conseguente atrializzazione di parte variabile del ventricolo destro e successiva riduzione funzionale del ventricolo destro stesso. L’atrio destro dilatato fa si che aumentino le pressioni al suo interno e queste tendono ad aprire il forame ovale (cianosi per passaggio di sangue non ossigenato nella circolazione sistemica). L’atrio dilatato è maggiormente a rischio di tachiaritmie. La diagnosi è ecocardiografica
§  Atresia tricuspidale
Ø  Nell'atresia della tricuspide non c'è connessione tra l'atrio destro ed il ventricolo destro perchè la valvola tricuspide non si è sviluppata. Di conseguenza anche il ventricolo destro è poco sviluppato. La conseguenza della malformazione è che il sangue venoso che arriva dalle vene cave in atrio destro, non potendo entrare nel ventricolo destro, attraversa un difetto interatriale che è sempre presente e va in atrio sinistro dove si mescola con il sangue ossigenato proveniente dai polmoni, prima di passare in ventricolo sinistro. Di qui il sangue viene inviato in aorta e, attraverso una comunicazione interventricolare, nel piccolo ventricolo destro ed in arteria polmonare, che è anch'essa poco sviluppata e stenotica. Questa è la situazione più comune e comporta una cianosi grave perchè il sangue che viene inviato in aorta è una miscela di sangue arterioso e venoso e perchè il flusso di sangue ai polmoni è ridotto
o   Flusso di sangue misto (molto rare)
§  Trasposizione delle grosse arterie
Ø  L’arteria polmonare si diparte dal ventricolo sinistro e l’aorta dal destro. La vita è inizialmente possibile per la coesistenza di un difetto interventricolare, interatriale o di dotto arterioso pervio. Esistono tecniche cardiochirurgiche in grado di risolvere il problema (il problema sono le coronarie che non possono essere sostituite dalla circolazione extracorporea)
§  Ritorno venoso polmonare anomalo
Ø  Questa anomalia è caratterizzata dal drenaggio anomalo di tutte (ritorno venoso polmonare anomalo totale) o di alcune (ritorno venoso polmonare anomalo parziale) vene polmonari in una struttura venosa sistemica invece che nell’atrio sinistro. È spesso associato a pervietà interatriale
§  Tronco arterioso
Ø  In questa malformazione dal cuore origina una sola arteria, il tronco arterioso comune, da cui partono sia le arterie polmonari che le arterie coronarie e che poi si continua nell'aorta. E' sempre presente un'ampia comunicazione tra i due ventricoli che consente ad entrambi di svuotarsi nel tronco. Spesso la valvola del tronco arterioso è insufficiente, per cui parte del sangue espulso dai ventricoli nel tronco durante la sistole ritorna nei ventricoli durante la diastole. Nella maggioranza dei casi la presenza di un tronco arterioso determina un marcato aumento del flusso di sangue e della pressione nelle arterie polmonari e i bambini con questa cardiopatia presentano un'insufficienza cardiaca precoce
§  Ventricolo singolo
Ø  Gruppo di complesse malformazioni in cui entrambe le valvole atrioventricolari, o una valvola atrioventricolare comune, si aprono su una singola cavità ventricolare
§  Sindrome del ventricolo sinistro ipoplastico
Ø  La sindrome del cuore sinistro ipoplasico è una cardiopatia congenita che rappresenta circa 1% di tutte le malformazioni cardiache congenite. È la più comune causa di morte per anomalie cardiache nel primo mese di vita. Sul piano morfologico è caratterizzata da un ventricolo sinistro piccolo, talvolta virtuale, stenosi critica o atresia delle valvole aortica e mitrale e ipoplasia dell'aorta ascendente e dell'arco dell'aorta, atrio sinistro piccolo e spesso altri difetti cardiovascolari congeniti associati: difetto interatriale nel 15% dei casi, difetto interventricolare nel 10% e coartazione dell'aorta che è la malformazione associata la più frequente. L'anomalia è ben tollerata durante la vita fetale, per la presenza di resistenze polmonari sovrasistemiche e di un ventricolo destro dominante che assicura una normale pressione di perfusione nell'aorta discendente e nella placenta attraverso il dotto arterioso, mentre essa diventa insostenibile alla nascita con l'inversione del rapporto delle resistenze sistemiche e polmonari e la chiusura del dotto arterioso che provoca una drammatica caduta della gittata sistolica sistemica e della pressione in aorta ed un quadro di shock

Sindrome di Eisenmenger à condizione in cui possono (potenzialmente) evolvere tutte le cardiopatie congenite se non trattate correttamente. Con l’avanzare degli anni, lo shunt sanguigno si inverte e da destra va verso sinistra, in quanto lo shunt originale (da sx a dx) determina un incremento di flusso e quindi anche di pressione nella circolazione polmonare (soprattutto i capillari) che per risposta si arteriolizza causando ipertensione del cuore dx (e inversione dello shunt). I segni e sintomi sono cianosi (anche una cardiopatia acianotica diventa quindi cianotica), dita a bacchetta di tamburo, sincopi, palpitazioni, eritrocitosi con disturbi visivi, cefalea e parestesie (iperviscosità del sangue), emottisi, difetti della coagulazione ed ischemie cerebrali acute.

Le cardiopatie congenite sono un problema in aumento (per il miglioramento delle cure che permettono il raggiungimento della vita adulta e per le diagnosi prenatali come l’ecografia fetale in gravidanza).


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